Vorrei augurarvi buone feste a modo mio, se ci riesco.

Sta per concludersi il primo anno intero di questo blog, e devo dire che i numeri, senza imbrodarmi troppo, sono abbastanza buoni: abbiamo superato abbondantemente i 4.000 contatti. Di questo devo ringraziare tutti voi, miei cari amici che avete dedicato qualche minuto del vostro tempo a leggere queste note di viaggio.

Se qualcuno di voi, evidentemente non troppo sano di mente, pensasse di continuare a farsi del male in questo modo anche l’anno prossimo e volesse sapere in anticipo che viaggi ho in mente, il programma è più o meno questo. Sono, ovviamente, tutti viaggi targati Radio Popolare e ViaggieMiraggi. Chi è venuto alla bellissima festa dei viaggiatori di qualche giorno fa al Mare Culturale Urbano ha già un’idea.

Si parte il prossimo 23 gennaio con l’attesissimo seguito del tour cubano, che toccherà questa volta la parte orientale della Isla. Da Santiago, culla della musica cubana, a Baracoa, remota perla orientale purtroppo duramente colpita dall’uragano Matthew, anche se diversamente da Haiti lì non si sono registrate vittime, grazie all’efficiente sistema di allerta che ha portato ad evacuare circa 900.000 persone. Da Bayamo a Playa Pilar, la spiaggia di Hemingway. E su, su per i sentieri della Sierra maestra, sulle orme dei Barbudos.

L’anno scorso il claim era “Andiamo a Cuba prima che ci arrivino gli Yankee”, ricordate? Nessuno si sarebbe aspettato che, dopo un anno, tutto sarebbe cambiato così, con Trump presidente e un processo di riavvicinamento USA-Cuba che sembra destinato a rallentare bruscamente se non a fermarsi del tutto. Certo ora la fine del bloqueo non appare più così vicina, ammesso che lo sia mai realmente stata. Scopriremo cosa ne pensano i cubani.

L’altro appuntamento già certo, e targato anche Viaggiare i Balcani, è quello con il delta del Danubio, proseguimento ideale del mitico “barcone” sul Danubio serbo dell’estate scorsa. Qui siamo tra la fine di maggio e i primi di giugno.

In mezzo, in aprile, è possibile che ci scappi anche l’Iran, che mi stuzzica molto, ma purtroppo qui non ho ancora certezze.

Per l’estate si comincia a parlare di Cina, un viaggio ancora tutto da costruire ma che si annuncia, come dire… per viaggiatori veri.

Ma tutto questo è ancora abbastanza lontano. Per ora, devo confessare che la mia testa è già a Cuba. Si tratta, lo sapete, di un caso di fuga di cervelli (ma in questo caso il corpo è rimasto qui). E quindi ho deciso di regalarvi due canzoni di Natale un po’ alternative, dal sapore decisamente cubano. La prima è di Silvio Rodríguez, il De André cubano, ed è bellissima ancorché malinconica. Ma siccome non voglio che si dica che vi faccio intristire a Natale, ne ho scovata anche un’altra più leggera e più… “classicamente” natalizia, per quanto in salsa tropicale.

Che altro dire? Felices fiestas e grazie ancora a tutt*

Cancion de Navidad – Silvio Rodriguez

Navidad Tropical